Vai al contenuto

Chi siamo

Editoriale

20 Febbraio 2024

Sarebbe ideale, quando si scrive un manifesto, avere già in mente tutto: dove si va, come ci si va, cosa si fa, quando e perché. Noi, invece, questa sicurezza, non ce l’abbiamo. O meglio, alcune cose sono chiare nelle nostre menti, ma per tutto il resto seguiamo percorsi inaspettati, siamo in continuo mutamento, partiamo da un luogo e finiamo in un altro.
Sarebbe ideale, dunque, quando si scrive un manifesto, partire almeno dalle certezze: si potrebbe allora dire che La Seppia nasce nel 2018 con l’intento di promuovere autori e autrici emergenti sotto i 35 anni, pubblicando le loro poesie e i loro racconti, e non ci si sbaglierebbe.
Ci sarebbe però il rischio, nell’affermare le proprie certezze, di basarsi solo su quelle, di rimanere immobili, di diventare come i proverbiali vecchi sulla montagna che non si accorgono di quello che succede a valle.
Non rimane, allora, che basarsi sulle incertezze: si può quindi dire che La Seppia non si definisce in una casella, ma in una scacchiera, e che al cambiare di una posizione bisogna riconsiderare tutte le altre; si può dire che La Seppia non accetta l’immobile e l’immutabile, ma si riserva il diritto di cambiare, di rompere e di ricostruire, di scendere e di salire, di riflettere e di schermare in base alle opinioni e necessità della sua redazione. Dicendo così, ci si sbaglia ancora meno.
Per questa stagione, oltre ai racconti e alle poesie, riemergiamo con due rubriche inedite: i racconti collettivi e il cinema. 
L’idea dei racconti collettivi nasce dalla necessità di ripartire da noi da un lato e dall’altro di ritrovare nella scrittura la dimensione del gioco. Dalla collaborazione con la pagina Cinema e Vecchi Merletti nasce invece una sezione di recensioni e analisi cinematografiche, con esplorazioni negli abissi della settima arte.
La Seppia è riemersa. È sopravvissuta ai cambiamenti del suo ecosistema. Ha saputo adattarsi. Ha trovato il motivo per riemergere. 

Chi non muore si rivista.

La redazione

Francesco Angeli
Redattore

Non crede nella separazione delle discipline scientifiche e umanistiche. Perciò da buon matematico disoccupato ora fa parte di una rivista letteraria. Calcola contento, scrive con stizza.

Carlotta Frizzele
Redattrice

Ascolta troppa musica e scrive poesie di ispirazione texana. Immagina playlists sugose durante le maratone di Dawson’s Creek.

Emma Mattiussi
Redattrice

Ama giocare con il suo nome per dare un senso ai suoi progetti creativi. Emmail,  Emmerendina, Emmmh non lo so. Legge, va in bici e fa la leader frizzantina.

Paolo Petrucco
Redattore

Si laurea per fortuna alla Cattolica. Scriveva racconti su strani ombrelli ma ora è responsabile della sezione cinema. Ama: Venezia, il cinema e i vecchi merletti.

Letizia Rigotto
Redattrice

Ha studiato le Lettere a Venezia e a Roma. Da anni parla, scrive, produce cose varie e dalla dubbia utilità. Quando le mancano Catone e Romeo, guarda video di gattini.

Hanno collaborato

Giuseppe Beltrame
Redattore

Sofia Cappello
Illustratrice

Giacomo Galli
Lettore

Alessia Iuliano
Illustratrice

 

Emanuele Liguori
Illustratore

 

Ottavia Marchiori
Illustratrice

 

Roberto Marrone
Lettore

 

Mateusz Miroslaw Liz
Lettore

 

Giovanni Montena
Lettore

 

Lorenza Moretti
Illustratrice

Biagio Sartori
Redattore

Alessandro Tesetti
Lettore