Illustrazione di Andrea Capellupo
di Martina Marotta
Creativo notturno
Cosa ti rimane
di tante notti insonni?
Inchiostro che rincorre
l’idea
Lettere slegate,
maledette ti ossessionano
Fuori è l’alba
Cosa ti rimane
di tante notti insane?
Sonno
Un peso divora la mia veglia
Come belva affamata dilania
e squarta
Sulla sommità del capo
posa i lunghi artigli
Ed io tremo sotto il bestiale tocco
Eseguo gli ordini della notte
E già rivedo l’onirico paesaggio
Volti sfatti e
sfumate vette:
non è concluso il viaggio
che già la belva si ritrae
Mi sveglio
e del sogno
non ho ricordo
Martina Marotta, nata a Borgomanero nel 1996. Da piccola non usciva di casa senza avere un libro da leggere e un quaderno per scrivere. Dopo il diploma in Scienze Umane si iscrive alla facoltà di Lettere all’Università del Piemonte Orientale di Vercelli, laureandosi con una tesi su Dino Buzzati e l’inefficacia dell’attesa. Studia attualmente alla Scuola Holden di Torino, terreno di crescita e sperimentazione. Nel 2020 è vincitrice della categoria racconti nel contest #quandousciremo promosso da Jugaad Produzioni con un monologo dal titolo Esco.